lunedì 24 Febbraio 2025,

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“Un compleanno di 100 anni festeggiato con una sconfitta pesante”. Anche il Guidonia Montecelio passeggia sul verde prato del Colavolpe, rifilando una cinquina ai biancocelesti di Imbimbo

scritto da Redazione
“Un compleanno di 100 anni festeggiato con una sconfitta pesante”.  Anche il Guidonia Montecelio passeggia sul verde prato del Colavolpe, rifilando una cinquina ai biancocelesti di Imbimbo

Dopo aver visto la partita tra Terracina e Guidonia Montecelio di questo pomeriggio al Mario Colavolpe, viene da chiedersi: quante potrebbero essere le probabilità dei biancocelesti di rimanere nel campionato di serie D.

A guardare il risultato finale – scandaloso – non fosse altro perché giunto nel giorno dei 100 anni della società, ma anche e forse soprattutto per l’inebetita prestazione dei giocatori scesi in campo.

Insomma, il Terracina di oggi, ma possiamo dirlo anche delle ultime giornate, pur in presenza del precipizio della retrocessione, per un motivo o per l’altro, i giocatori non riescono ad invertire la rotta.

Da parte nostra, che osserviamo da vicino questa compagine già dallo scorso anno, avevamo sottolineato, inascoltati, un dato: l’allenatore poteva anche essere discusso, ma Palo andava aiutato ad uscire da quella sorta di cappa che lo aveva avvolto e per la quale non riusciva più ad essere lucido come all’inizio del torneo, dove aveva collezionato risultati importanti con una “banda” di giovanissimi calciatori.

Ma si sa, nel calcio a tutti i livelli, chi mette sul banco il denaro per sostenere le sorti societarie ha sempre ragione… se riesce però a fare risultato, altrimenti viene risucchiato nel girone degli “incapaci” … danarosi da mettere in ogni modo al bando.

Oggi, contro il Guidonia Montecelio, che ha un grande sponsor scritto sulla maglietta, e la possibilità non remota di agganciare il carro delle prime in classifica, si è vista tutta la differenza tra una formazione che crede nei propri mezzi e l’altra – il Terracina – che non sapeva neanche dove si trovasse.

Ed è con questo lassismo psico fisico che la formazione – rivoluzionata per l’ennesima volta da Imbimbo – è scesa sul tappeto verde del Colavolpe.

Palla al centro e dopo neanche due minuti di gioco gli uomini del neo allenatore sono sotto di due reti.

Il che per una squadra che deve salvare la categoria non è proprio il massimo a cui i tifosi e la dirigenza possono guardare con fiducia.

Non per fare le pulci di natura tecnica, che non c’è mai molto interessato, ma diversi ed importanti sono stati anche oggi i giocatori posti fuori dal ruolo abituale. Pecchia, Tonni, Altobelli, ad esempio, tre calciatori che possono fare la differenza in campo, oggi completamente snaturati nel ruolo per i quali sono stati scelti per giocare nel Terracina.

Ma sono stati però tutti i giocatori che sono scesi in campo che “brancolavano” nel buio siderale, alla ricerca di un giocao che potesse illuminare la scena ai tifosi, che anche oggi si sono spesi per sostenerli.

Ma come si può pretendere di fare risultato se i giocatori avversari viaggiano a 100 km l’ora e i tuoi sono praticamente fermi ai box di partenza?

E’ chiaro, che poi al termine della partita, con un risultato impietoso, e una prestazione sotto ma sotto tono, anche i più accaniti tifosi perdono la pazienza.

Per la prima volta in tutto il campionato, infatti, la tifoseria al termine dell’incontro ha invitato i giocatori a togliersi la maglia, per indegnità manifesta.

Oggi, anche noi non possiamo spendere parole di comprensione per nessuno, anzi, solo per il capitano Martino, l’unico che in campo ha dato sempre il massimo dell’apporto possibile alla causa terracinese.

Adesso che la situazione è oltremodo chiara, come la posizione in classifica occupata, il Terracina è sconsolatamente ultima con 22 punti, insieme all’Ilvamaddalena, ma con la classifica avulsa è condannata a scendere direttamente in Eccellenza, senza neanche passare per i play aut.

Ma c’è anche da dire che la classifica rimane comunque corta, e vi sarebbero ancora margini per rientrare nella lotta per non scendere direttamente di categoria.

Ma per rientrare in questa logica c’è bisogno di giocatori che lottano veramente su ogni pallone e facciano risultato, ma i biancocelesti sapranno invertire il nefasto percorso?

Più di qualcuno, anche tra gli addetti ai lavori, inizia a non crederci più!

e.

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