Non so se devo stupirmi oltre misura o accettare che pur essendo nel terzo millennio alcune “culture” antiche sono difficili da estirpare dalla mente di gente sicuramente avvezza a comportamenti maschilisti o in ogni modo in antitesi con quello che è stato negli anni il tortuoso e difficile percorso per giungere a una vera parità di genere, anche in campo politico e amministrativo.
Però mi stupisco e debbo dire anche che mi indigno, perché ancora si devono leggere opinioni che nulla hanno a che fare con le competenze e la volontà di esercitare un ruolo che passa attraverso la competizione elettorale prima e in corso d’opera, se eletti, alla prova della capacità di governare un Ente locale importante come quello di Terracina.
Sembra quasi a codeste persone che un’eventuale candidatura a Sindaco di una Donna suoni come un oltraggio alla consuetudine, alla storia di una città che non ha mai avuto una PRIMA CITTADINA. Una sorta di lesa maestà, a che cosa, mi è difficile comprendere.
Forse avrò torto io, ma se poi penso alla storia che Terracina ha avuto negli ultimi 20/25 anni in fatto di Primi Cittadini, che hanno inciso quasi in quota parte al disastro che viviamo, mi risollevo e affermo convinta che Terracina ha un estremo bisogno di una DONNA e di più DONNE al governo della città.
Non parlo “pro domo mia”, ma guardando in faccia ad una realtà ineluttabile e concretizzabile, solo se tutte le donne: di destra o di sinistra o di qualsiasi altra credo, si organizzassero per tale percorso.
Ormai è accertato: le donne hanno una sensibilità e praticità nelle cose diverse dagli uomini; rappresentano un elemento di novità; perché scommettere sulle donne significa puntare su volti nuovi, non fosse altro perché avulse dal sistema politico locale; perché siamo, statisticamente, meno corruttibili degli uomini.
Credo sia giunto il tempo di programmare con le DONNE una Terracina diversa, costruendo la vera svolta politica e amministrativa con un programma credibile e realizzabile, senza sottoscrivere per impressionare l’elettore, il libro dei sogni impossibili. Così, come centinaia di altre volte è accaduto!
E’ chiaro che per questo percorso di rinnovamento c’è bisogno anche e soprattutto di uomini armati di amore verso la Città, con tanta voglia di riscattarla dal grigiore in cui determinati soggetti l’hanno rilegata.
“Sì Cambia” – Si deve Cambiare.
Gina Cetrone