“I nostri amministratori sono sui social, sempre… da Facebook parlano, fanno disegnini, promettono…
Ci sono loro. E poi c’è un altro paese. Che ogni giorno deve vedersela con la crisi economica, con l’assenza di servizi, con il degrado, con abusi e violenze di ogni genere. Da qui i numerosi appelli per avere più servizi o contro le piccole e grandi violenze del territorio ….
Ecco, quest’altro paese è il paese reale. La Terracina che conosciamo e viviamo. Poi c’è il paese irreale dei politici. Non è un caso se in questi anni la partecipazione attiva alla politica e’ drammaticamente crollata. Ma chi la deve seguire questa politica, se non parla a nessuno di noi?
Qui si tenta sempre ad annullare la complessità, di semplificare quello che appare troppo difficile da risolvere, di banalizzare ogni problema che il cittadini hanno di vivibilità.
Stiamo al paradosso: non è la politica che governa la nostra vita. Siamo noi che decidiamo di andare avanti, nonostante questa politica”.
Cittadina di Terracina
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