Il Consiglio regionale del Lazio ha avviato oggi l’esame della proposta di legge n. 64 concernente “Interventi regionali in favore dei soggetti interessati dal sovraindebitamento e dall’usura“, presentata da Giuseppe Emanuele Cangemi (Ncd) e sottoscritta anche da Francesco Storace (La Destra) e Olimpia Tarzia (Lista Storace). “E’ una legge che abbiamo fortemente voluto – ha esordito Cangemi, nell’illustrare all’Aula il provvedimento – su un fenomeno complesso e delicato come l’usura, non più circoscritto a territori come Frosinone e Latina, ma anche a Roma dove sono stati registrati dal 2012 casi allarmanti. E’ una legge che forse avrebbe meritato la presenza del presidente della Regione – ha aggiunto il proponente – che poteva mettere un suo tassello sul tema della legalità e della sicurezza, elemento centrale per la ripartenza della Regione“. Cangemi ha poi spiegato che si tratta di “una legge molto attesa, non ha vocazione politica, che ha raccolto il grido di allarme delle tante realtà che hanno difficoltà a essere operative nei confronti dei soggetti colpiti dalla piaga dell’usura“. Durante la sua relazione, Cangemi ha anche sottolineato che “tra gli aspetti innovativi di questo testo c’è il fatto che esso intervenga a favore delle vittime dell’usura ma anche dei soggetti in sovraindebitamento. Questo è uno strumento agile e snello per le famiglie che ancora non sono cadute nel dramma dell’usura“, ha aggiunto il consigliere del gruppo Ncd. Il presidente della Commissione Affari istituzionali, Baldassarre Favara (Pd), ha sottolineato come la proposta in esame abbia avuto “un percorso lungo ma costruttivo“. Scelta tra vari testi, infatti, secondo Favara la proposta di legge “è stata aggiornata in commissione con emendamenti ampiamente condivisi, frutto anche del contributo dei soggetti che operano sul campo“. “Una legge importante e necessaria” anche per Mario Abbruzzese (Pdl – Forza Italia), il quale ha sottolineato come il problema dell’usura sia antico, “un sistema – ha detto – che danneggia la nostra economia e ammazza le nostre imprese, che spaventa le nostre famiglie ma anche le istituzioni“. Secondo Daniele Fichera (Psi per Zingaretti) “il fenomeno dell’usura è il cuore della diffusione dei fenomeni di criminalità nel lazio. Come dimostrano recenti inchieste – ha spiegato – è proprio dal controllo dell’usura che nasce la pervasività nel territorio delle varie forme della criminalità“. Concetto ribadito dalla consigliera Marta Bonafoni (Sel) che, dopo aver dichiarato che “legalità e giustizia sociale sono i due aspetti ben affrontati in questa proposta di legge“, ha aggiunto che “non c’è inchiesta sul fenomeno criminale nel Lazio che non citi l’usura come presenza costante sul territorio, spesso indicata proprio come spia della presenza della criminalità organizzata“. Olimpia Tarzia (Lista Storace) e Fabrizio Santori (Gruppo misto) hanno posto l’accento sullo stretto legame che a loro avviso c’è tra la proposta di legge sull’usura e la legge sulla ludopatia già approvata dal Consiglio regionale, proposta dalla stessa Tarzia. In tal senso, quest’ultima ha definito il provvedimento in esame “utile, opportuno e complementare, perché il testo tratta in maniera esaustiva, incisiva e innovativa l’argomento e perché va incontro alle reali esigenze delle persone“. Gianluca Perilli (M5s) ha auspicato un intervento emendativo per contrastare anche la cosiddetta “usura bancaria“, tema già proposto dal Movimento 5 stelle durante i lavori in Commissione. Al termine della discussione generale, in cui sono intervenuti anche i consiglieri Daniele Sabatini (Ncd), Michele Baldi (Lista Zingaretti), Fabio De Lillo (Ncd) e Massimiliano Valeriani (Pd), tutti favorevoli alla proposta di legge, l’Aula ha iniziato l’esame degli emendamenti e dell’articolato. Dopo l’approvazione dei primi sei articoli, poco dopo le ore 19, il vicepresidente del Consiglio, Francesco Storace, ha sospeso la seduta – come concordato in Conferenza dei capigruppo – e aggiornato i lavori alle ore 10 di giovedì 8 ottobre.