giovedì 21 Novembre 2024,

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Usura. Consiglio regionale approva all’unanimità proposta di legge

scritto da Redazione
Usura. Consiglio regionale approva all’unanimità proposta di legge

Un fondo in favore delle persone interessate dal sovraindebitamento e dell’usura, misure di sostegno nel primo caso e indennizzi per il sostegno alle vittime del secondo, dotazioni finanziarie ai Confidi per reinserire nei circuiti finanziari legali quelle pmi vittime (anche potenziali) di usura che vogliano riavviare l’attività con progetti qualificati, sportelli sui territori, interventi di assistenza e tutela a chi versa in situazioni di comprovata difficoltà economica e non riesce ad accedere al credito ordinario, contributi agli enti che lottano contro l’usura, oltre a una serie di attività di promozione e sostegno. Sono i principali pilastri della legge sul sovraindebitamento e l’usura che il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità. Il fondo istituito sarà di 2,3 milioni dalla Regione per il 2016 e 2,5 milioni per il 2017 e finanzierà contributi per la costituzione di parte civile delle vittime dell’usura, misure di sostegno nei caso di sovraindebitamento e per la prevenzione dell’usura, indennizzi per il sostegno alle vittime dell’usura, misure per favorire la competitività e l’inclusione, assistenza e tutela, contributi agli enti impegnati nella lotta all’usura, attività della Regione e interventi per il sostegno psicologico.
Ma le risorse previste dalla legge non finiscono qui. Ci sono anche quelle derivanti dai risarcimenti riconosciuti nel processi, le somme ingiustificatamente non utilizzate dagli enti destinatari degli interventi per due esercizi finanziari consecutivi e per questo restituite alla Regione, e le eventuali risorse finanziarie residue “rinvenienti dalla complessiva ricognizione da effettuarsi congiuntamente dalla struttura regionale competente e da Lazio Innova“. Inoltre, gli interventi previsti saranno finanziati anche dalle “risorse iscritte nell’ambito dei programmi operativi della programmazione 2014/2020, finanziati dai fondi strutturali dell’Unione Europea“.
Con la nuova legge viene istituito un apposito Fondo regionale, dotato di 4,8 milioni di euro per i primi due anni, destinato a finanziare una serie di interventi a favore delle vittime dell’usura e del sovraindebitamento: contributi per la costituzione di parte civile; misure di sostegno nei casi di sovraindebitamento e per la prevenzione dell’usura (fino a 50mila euro da restituire in dieci anni); indennizzi per il sostegno delle vittime (da un minimo di 5mila a un massimo di 20mila euro); misure per favorire la competitività e l’inclusione finanziaria (fino a 25mila euro di dotazione con fondi di garanzia dei Confidi); misure per l’assistenza, la tutela e il sostegno psicologico delle vittime; contributi a favore degli enti impegnati nella lotta all’usura.
I destinatari degli interventi della legge sono i consorzi e le cooperative di garanzia collettiva dei fidi (Confidi), le fondazioni e le associazioni riconosciute per la prevenzione del fenomeno dell’usura, gli enti iscritti nell’elenco provinciale delle associazioni e delle fondazioni antiracket e antiusura, gli enti locali, anche in forma associata, che promuovono attività di assistenza e informazione insieme agli altri destinatari degli interventi. Tutti questi soggetti dovranno però essere iscritti all’elenco regionale dei Confidi, delle associazioni e delle fondazioni antiusura, istituito con la stessa legge all’articolo 12. I beneficiari degli interventi saranno invece le persone fisiche e le piccole e medie imprese (ad eccezione di quelle che praticano il gioco d’azzardo) vittime o potenziali vittime del reato di usura, purché residenti e operanti nel territorio regionale. Saranno invece esclusi dai benefici coloro che siano sottoposti a procedimento penale o abbiano subìto condanne per il reato di usura, anche solo tentato. La legge prevede, inoltre, l’istituzione del Comitato regionale antiusura (Cra), per la valutazione di tutti gli interventi realizzati con il finanziamento e della relativa rendicontazione, e di un Tavolo regionale sul sovraindebitamento e l’usura, presieduto dal  presieduto dal presidente della Regione o dall’assessore delegato, con il compito di riunire la struttura regionale competente e i rappresentanti designati dagli enti iscritti nell’elenco regionale previsto all’articolo 12 della legge.
Nelle dichiarazioni di voto finali, il consigliere e primo firmatario Giuseppe Cangemi (Ncd) ha ricordato che si è trattato di un lavoro lungo, ma che ha prodotto un risultato importante, sottolineando che “ciò che conta ora è che questa legge non diventi l’ennesimo strumento inutilizzato“. La consigliera Valentina Corrado (M5s) ha espresso soddisfazione per l’approvazione della legge, ricordando però che talvolta si cade vittime dell’usura anche per i bisogni essenziali e, quindi, ha sottolineato l’importanza di porre l’attenzione anche su quella che la consigliera ha definito “usura bancaria“. Anche Giancarlo Righini (FdI) si è dichiarato soddisfatto “pur nel rammarico – ha precisato – di aver visto bocciati alcuni emendamenti all’art. 7“. Per lui, come per Cangemi, approvata la legge e stanziate le risorse, “ora bisogna solo farla funzionare per una maggior sicurezza dei cittadini“. Baldassarre Favara (Pd) ha sottolineato l’operatività della nuova legge, “non in senso repressivo, bensì in un’ottica di garanzia di sicurezza per i cittadini“, mentre Mario Abbruzzese (Forza Italia – Pdl) ha criticato l’assenza in Aula del presidente Nicola Zingaretti. Per Olimpia Tarzia (Lista Storace) questa legge tutela i più deboli, “come dovrebbe essere sempre dovere delle istituzioni“. Infine, “maggiore concretezza rispetto al passato“, come ad esempio accaduto per la normativa sulla ludopatia, è stata chiesta anche da Fabrizio Santori (Gruppo misto).

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