Si è svolta ieri mattina, presieduta dal vescovo Mariano Crociata, la Messa che ha aperto le celebrazioni per il V centenario dell’apparizione della Madonna del Soccorso a Cori. Alla cerimonia, oltre al sindaco Mauro De Lillis, erano presenti il prefetto Maurizio Falco, il vice presidente della Provincia Domenico Vulcano, i sindaci e rappresentanti dei Comuni limitrofi, le autorità militari tra cui il comandante del reparto territoriale dei carabinieri di Aprilia Colonnello Riccardo Barbera e il comandante della tenenza della guardia di finanza di Aprilia Capitano Luca Spedicato. Non c’era la consueta folla di fedeli – che però hanno potuto seguire l’evento sui canali dell’emittente LazioTv e sulla pagina Fb del Comune di Cori – a causa delle misure di prevenzione contro la pandemia da coronavirus che hanno altresì impedito lo svolgimento della tradizionale processione.
Nel corso della celebrazione, preceduta dai tamburi e dalle chiarine degli sbandieratori e dal volo delle colombe liberate dinanzi al santuario, il vescovo ha annunciato l’anno giubilare per i 500 anni dell’apparizione della Madonna del Soccorso: fino a maggio 2022 sarà concessa l’indulgenza plenaria ai fedeli che si recheranno al santuario della Madonna del Soccorso come pellegrini e parteciperanno alla Messa o ad altre celebrazioni liturgiche o almeno per un congruo tempo pregheranno davanti all’effige della Madonna, alle seguenti condizioni: celebrazione del sacramento della riconciliazione, celebrazione eucaristica e comunione, professione di fede, preghiera per il Santo Padre e per le sue intenzioni.
Dopo la celebrazione il vescovo ha visitato l’esposizione delle matrici delle ‘Antichità di Cora’ del Piranesi, presenti nel Museo della Città e del Territorio.
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