Aprire i partiti anche alle energie esterne senza scadere nel civismo becero che in questi anni ha governato Latina. La Lega del capoluogo anche alla luce dei ragionamenti espressi da Salvini e dagli altri leader nazionali del Centro Destra sui tavoli nazionali di confronto, ritiene che non si possa a priori limitare la scelta del prossimo candidato a sindaco alle sole appartenenze partitiche, oppure ridurre la discussione alla categoria del politico che deve necessariamente essere espressione unicamente di uno dei principali partiti della coalizione. Proprio a partire dal voto di settembre 2020, quando fu lo stesso leader della Lega Matteo Salvini ad aprire alle esperienze positive della società civile, là dove i partiti non riuscivano ad individuare una figura interna che superasse divisioni e veti incrociati, noi abbiamo sempre lavorato tenendo presente che per la Lega l’obiettivo non sono le poltrone ma il benessere della gente e della comunità del nostro territorio. Oggi dunque la Lega non esclude che anche a Latina si possa aprire al civico o a una figura esterna, ancorché vicina alla Coalizione, senza per questo voler abbandonare i Partiti o mortificare le loro classi dirigenti, ma la decisione deve essere presa con il consenso di tutti.L’elettorato pontino, tradizionalmente di Centro Destra è stanco di questo egoismo personale emblema della sconfitta del Centro Destra nel 2016: lotte intestine interne ai Partiti hanno portato la città in mano al dottor Coletta consegnandoci oggi, se disgraziatamente dovesse mai riproporsi il governo di Lbc sostenuto dal Pd, una città senza una visione del futuro dove i giovani sono le persone più colpite da questa crisi, con il rischio di una forte emigrazione sia per completare gli studi o per lavoro. Dunque non possiamo più fallire. E il momento di dire basta ai personalismi, dobbiamo invece affrontare nei prossimi mesi i veri problemi della nostra comunità, visto il dramma economico che le città e i cittadini pontini stanno vivendo. Invece di parlare di nomi parliamo dell’Ospedale attuale o del Nuovo Ospedale che dovrà essere costruito al più presto, per dare a tutti i pazienti e al personale sanitario un’infrastruttura accogliente per chi ogni giorno si reca sul posto di lavoro o ha a che fare con problemi di salute. Dobbiamo essere pronti a fare squadra per intercettare finanziamenti che possano accelerare le nuove infrastrutture unico volano per rilanciare l’economia anche in vista dei fondi che arriveranno agli enti locali con il Recovery Plan. Ecco perché la battaglia sui nomi non mi appassiona e non appassiona il partito che rappresento, come non mi appassionano i ragionamenti per i futuri organigrammi della prossima amministrazione. Dobbiamo invece avere il coraggio di mettere al centro delle agende dei nostri partiti programmi seri che abbiamo un valore sociale considerando in primo luogo che i prossimi mesi saranno quelli più duri, dove la crisi sia sanitaria che economica potrebbe diventare strutturale. Perciò, e parlo a nome dei Dirigenti, dei militanti dei semplici simpatizzanti La Lega non credo sia il caso di riportare le lancette dell’orologio indietro di cinque anni, riconsegnando per egoismi o tatticismi questa città a Coletta e alla visione miope e ideologica di Lbc a cui si è piegato anche il Partito Democratico. Il mio non vuole essere un intervento di rottura con gli altri partiti della Coalizione ma un appello all’unità e alla scelta migliore per la nostra città. Da oggi ci dobbiamo mettere a lavoro solo per il programma e per il bene di Latina. Il Centro Destra unito ha senso e forza solo se i vertici dei partiti hanno la forza e volontà mettere da parte tutto quello che in passato non ha funzionato. Solo con il coraggio del cambiamento potremmo ridare ai cittadini un’amministrazione di Centro Destra e riconsegnare alla città di Latina una prospettiva di crescita e di sviluppo economico nel prossimo futuro.
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