“Vorrei tranquillizzare il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad. Sulla scelta della città che assumerà il ruolo di Capitale della cultura italiana 2026 prevarrà la qualità del progetto presentato e non altri fattori. La commissione preposta nella valutazione delle candidature è formata da figure autorevoli che conoscono bene i dossier relativi alle singole città in competizione.
Personalmente sono convinto del fatto che il Governo manterrà una posizione neutrale. L’Esecutivo non entra certo nel merito di valutazioni che appartengono alla commissione esaminatrice. Non c’è alcuna corsia preferenziale per Latina. Io ne sono una dimostrazione evidente. Pur essendo residente nel capoluogo pontino, sposo il progetto della città di Gaeta, perchè lo ritengo più valido.
Cethegus, la più grande società consortile per azioni di Latina, come è noto, lavora infatti alla vittoria di Gaeta, perché il dossier Blu è a mio avviso il più valido all’attenzione della commissione ministeriale. Sono sereno sul fatto che la cittadina del golfo abbia tutte le carte in regola per vincere questa sfida.
Sottolineo come i 26 milioni di euro già disponibili elevano il progetto di Gaeta tra i più attrezzati nel predisporre tutto ciò che serve ad essere per un anno la Capitale Italiana della Cultura.
La società che mi onoro di presiedere, Cethegus scpa, ha dimostrato qualità nella proposta e quantità per l’eccezionale dotazione economica su progetti immediatamente realizzabili e cantierabili. La società ormai da tempo sta sviluppando progetti di primo piano con diversi Comuni della penisola. Pensiamo a Benevento, Pompei e Recanati. Località in cui lavoriamo insieme alle amministrazioni comunali per mettere a sistema ogni opportunità di rigenerazione e sviluppo. Il nostro obiettivo è dare ai sindaci strumenti per essere operativi e mettere a terra i progetti di Next Generation Eu. Soluzioni, tecnologie e nuovi processi operativi devono infatti prevedere anche nuovi modelli di collaborazione tra Amministrazioni e imprese come il partenariato pubblico-privato.
Relativamente alla competizione per il titolo di Capitale Italiana della Cultura per il 2026 siamo certi che verrà fatta la scelta più giusta e basata sulla qualità dei progetti messi in campo. Ribadisco come ‘Gaeta 2026’ e ‘Latina 2032’ siano a mio parere i veri traguardi di una provincia che punta ad un grande rilancio economico.
Colgo infine l’occasione per formulare gli auguri a Latina per il 91° anniversario della sua nascita e auspico che si possa concretizzare presto il piano che condurrà questa splendida città verso il primo centenario della sua storia”.