“Quando una splendida gita a Venezia può trasformarsi in una odissea viaria con un elevato esborso di soldi. Da alcuni cittadini ci giungono allarmanti segnalazioni in merito alle esose tariffe, applicate dai taxi acquei per trasportare gli utenti in giro per la Città dell’Amore. Alcune esperienze raccontano che per poco di dieci minuti di traversata in laguna, si arriva a spendere fino a cento euro. E’ l’alternativa quale sarebbe? I vaporetti e i battelli del trasporto pubblico, dove spesso si è costretti a viaggiare in condizioni precarie su convogli obsoleti. E con il consumatore che viene trattato alla stregua di un carro bestiame. Vorrei sapere dal sindaco di Venezia e dal presidente della Regione Veneto se sia a conoscenza di tutti episodi preoccupanti e quali concrete azioni hanno intenzione di mettere in campo al fine di evitare che un viaggio in taxi costi una vera e propria tombola per il turista. Al contempo, stiamo vagliando l’opportunità di presentare un esposto alla Procura affinchè accerti eventuali illegalità o inefficienze. Inoltre, sarà nostra cura informare i competenti organi dell’Unione Europea. Siamo disposte alle barricate pur di tutelare i cittadini utenti”. Così, in una nota, il presidente nazionale dell’associazione Assotutela, Michel Emi Maritato.