“Lo Stato di diritto, i diritti umani, il principio della separazione dei poteri, la liberta’ di parola e di espressione dono essere protetti. E la liberazione dei prigionieri politici e’ necessaria”. Sono bastate queste parole del presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani pronunciate in spagnolo a palazzo Vecchio per provocare la reazione furibonda dei due rappresentanti venezuelani all’assemblea parlamentare Ue-America Latina. “Siamo solidali con il popolo venezuelano e facciamo appello a tutte le organizzazioni internazionali per contribuire a porre fine a questa crisi umanitaria e politica- ha aggiunto- Non dimentichiamo che in Venezuela vivono 600 mila europei la cui sicurezza e il cui benessere rappresentano la nostra preoccupazione”. A levare il proprio disappunto e’ stato il vice presidente di Eurolat, Raul Ortega che ha levato il dito contro Tajani dandogli del “colonialista”, precisando parlando anche coi giornalisti che “in Venezuela e’ in corso un processo elettorale, e che non c’e’ alcuna dittatura di Maduro”. Le parole di Tajani sono state sottolineate da una ovazione di tutti i rappresentanti, mentre Ortega assieme a un’altra rappresentante venezuelana e’ stato accompagnato dalla Digos fuori dal salone de’ Cinquecento dove era in corso la riunione plenaria.