Sono e resterò sempre un garantista vero, e non a giorni alternati. Anche per questo non ho mai interferito sui procedimenti in corso da parte della Magistratura, ma la vicenda del Giudice Lollo e di taluni commercialisti collusi mi indigna e mi amareggia moltissimo. Come ex Assessore Provinciale sono stato impegnato in questi ultimi 4 anni, insieme ai lavoratori ed ai loro rappresentanti sindacali, in difesa dell’occupazione e delle aziende in crisi della nostra provincia. Giorni interi e lunghe nottate trascorse intorno ai Tavoli di concertazione, sottolinea D’Arco, sia nelle sedi regionali che del Ministero dello Sviluppo Economico mentre a livello provinciale un manipolo di personaggi ibridi tentavano di lucrare come i sciacalli sulle nostre imprese in difficoltà e quindi sui lavoratori e le loro famiglie.
Mi riferisco, solo per esempio, alle imprese come quelle prestigiose di Rizzardi, Paone, Midal, Cedis Izzi ecc . Se fosse vero tutto quanto sta emergendo ancora in questi ultimi giorni , sia dalle intercettazioni e dalle indagine in corso, ci troveremmo di fronte a crimini tra i più odiosi e disgustosi. Ma dopo questo enorme danno, sostanziale e d’immagine, avverso il sistema produttivo ci toccherà adesso subire anche una beffa gravissima e inaccettabile.
Infatti la decisione assunta dagli organi preposti della Magistratura di avvalersi soltanto di Consulenti commercialisti e periti legali esterni al territorio provinciale significa di fatto ad una sorta di commissariamento degli ’Ordini professionali “ della provincia di Latina che umilia e criminalizza una intera classe di professionisti, di cui la stragrande maggioranza può vantare a giusto titolo competenza professionale e onestà morale e intellettuale.
Per questo non posso esprimere tutta la mia comprensione e piena solidarietà ali Ordini provinciali professionali in questione anche a per ll mancato sostegno alle loro giuste iniziative assunte, ivi compresa quella di costituirsi in giudizio.
In questo scenario triste debbo purtroppo rilevare con forte rammarico, dichiara D’Arco, il silenzio colpevole dell’intera classe politica e delle istituzioni locali e provinciali. In tale scenario ritengo perciò assolutamente riprovevole l’indifferenza mostrata dall’attuale Amministrazione provinciale di Latina anche a fronte del mancato sostegno istituzionale a supporto delle giuste iniziative intraprese dagli ordini professionali pontini.
Così come, sottolinea D’Arco, appaiono molto timidi e reticenti i comportamenti delle principali forze politiche e delle Associazioni imprenditoriali provinciali.
In situazioni gravissime come queste, conclude D’Arco, non basta solo indignarsi ma occorre uno vero e proprio scatto d’orgoglio, assumendo atti politici, istituzionali e amministrativi forti e chiari in difesa del sistema produttivo, economico.
Mi auguro sinceramente che questo mio accorato appello venga recepito positivamente e concretamente da parte delle forze migliori della nostra provincia; sia dalle forze politiche e istituzionali, sia dalle parti sociali (sindacali e datoriali).
Silvio D’Arco