Gli ultimi sviluppi giudiziari, pubblicati in questi giorni dai giornali provinciali, confermano e aggravano pesantemente gli elementi di corruttela e le odiosi azioni di sciacallaggio operate in danno delle imprese pontine soggette, suo tempo, a procedure fallimentari da parte dell’apposito Ufficio del Tribunale di Latina guidato dal Giudice Lollo.
“Ho seguito personalmente, nella mia qualità di Assessore provinciale allo Sviluppo economico, la maggior parte delle crisi industriali riguardanti le medesime aziende. La Provincia di Latina, insieme ai sindacati, afferma D’Arco, ha svolto in quel periodo un ruolo primario molto attivo, mettendo a disposizione i propri uffici e tutti i servizi istituzionali a supporto della reindustrializzazione, d’intesa sia con il Ministero dello sviluppo economico, sia con l’Assessorato al Lavoro della Regione Lazio e la con la Prefettura di Latina. Per questo mi sento oggi doppiamente sdegnato sia come cittadino che nella mia funzione istituzionale svolta in veste di Assessore provinciale delegato.
Ho già denunciato fortemente l’inaudita gravità di questa faccenda messa in atto da una cricca squallida e miserevole. Tuttavia a fronte di tutto questo appare ancora oggi inaccettabile il silenzio omertoso dell’attuale Amministrazione provinciale. Così come ritengo assurdo e ingiustificabile il silenzio delle Associazioni imprenditoriali provinciali alle quali erano associate le imprese truffate. Gli unici ad intervenire adeguatamente su questa vicenda sono stati i sindacati e gli Ordini provinciali professionali dei Commercialisti e degli avvocati.
In tale contesto ritengo altresì ingiustiicabili l’indifferenza ed i silenzi assordanti e reverenziali delle classi politiche provinciali , sia di destra che di sinistra.
Le inchieste giudiziarie hanno rilevato come parti offese le istituzioni statali come per esempio il Ministero del’Interno, e in questo quadro, dichiara D’Arco, chiedo alla presidente della Provincia di costituirsi in giudizio come parte offesa proprio in virtù del lavoro seri e cristallino profuso dalla Provincia a favore delle imprese e del sistema produttivo provinciale. Ciò anche per ridare alle istituzioni la credibilità purtroppo perduta in questa vicenda gravissima di malversazione professionale e giudiziaria.
Fermo restando il rispetto della Magistratura per lavoro ancora in corso e per le future sentenze, dichiara ancora D’Arco, ritengo che le ammissioni del Giudice Lollo e di taluni imputati non ammettono ulteriori silenzi e indifferenza da parte delle Associazioni imprenditoriali, istituzionali e delle forze politiche provinciali convintamente democratiche e garantiste.
Detto ciò, conclude D’Arco, mi dichiaro fin da ora a disposizione della Magistratura e della Provincia di Latina al solo fine di tutelarla la buona immagine e del lavoro cristallino svolto dalla Provincia di Latina a supporto delle imprese pontine nell’esercizio delle mie funzioni assessorile alle crisi industriali.
Latina, 6 settembre 2015.
F.to Silvio D’Arco
(Già Assessore Provinciale allo Sviluppo Economico e Crisi Industriali)