“Mi vedo purtroppo costretto a chiamare in giudizio Il Giornale e il suo direttore Alessandro Sallusti in sede civile e penale. In realtà avrei dovuto farlo tante altre volte in questi sedici mesi di odio a tratti belluino, ma non l’ho mai fatto nonostante il confine della diffamazione fosse stato superato in innumerevoli circostanze“. Ne dà notizia il ministro dell’Interno Angelino Alfano. Il quotidiano pubblica oggi in prima pagina un servizio su un’inchiesta dell’Espresso, intitolato ‘Alfano, consulenze milionarie a moglie e amico’. “Questa volta -aggiunge Alfano- il confine è stato superato da un lato ancora più inaccettabile poiché non riguarda solo me, ma mia moglie in quanto tale e come professionista. Sono ahimè costretto a procedere non solo in sede civile, ma anche penale, per il particolare carattere soggettivo del direttore de Il Giornale, già condannato definitivamente alla reclusione e graziato dal precedente Capo dello Stato e ancora una volta tendente alla recidiva diffamatoria“.