Com’è ormai consuetudine ultra decennale l’Arma dei Carabinieri, e per essa il Comando Provinciale di Latina, celebra la “Virgo Fidelis”, la Madonna che nel 1949 papa Pio XII scelse quale protettrice dell’Arma.
La cerimonia, che cade per volontà del Papa il 21 novembre, è anche uno dei giorni più gloriosi della storia dei Carabinieri perché rievoca la battaglia di Culqualber.
La storia ci rammenta che in Abissinia dal 6 agosto al 21 novembre 1941 ci fu un cruento scontro armato fra italiani e britannici, dove il 1° Gruppo Mobilitato dei Carabinieri s’immolò quasi al completo, tanto che ai sopravvissuti fu reso l’onore delle armi.
Al di là del ricorso storico, l’Arma dei Carabinieri, ieri come oggi, è un presidio fondamentale per la difesa e la sicurezza della legalità.
Un impegno che da qualche tempo si è rinnovato con altra professionalità per fronteggiare i nuovi tipi di criminalità, quelli per intenderci cresciuti nell’oscuro cono d’ombra dei mercati globalizzati e dei suoi cascami.
Per quanto riguarda invece il prezioso lavoro prodotto in Provincia di Latina dagli uomini e dalle donne dell’Arma dei Carabinieri, questo è sintetizzato da migliaia di operazioni indirizzate verso la protezione della civile convivenza tra i cittadini, la difesa del territorio, la salute, i luoghi di lavoro.
Ma anche contraddistinto da grandi operazioni contro le più efferate consorterie criminali dedite al commercio all’ingrosso e allo spaccio delle sostanze stupefacenti, rapine e delitti contro la persona e il patrimonio.
Da cittadina, prima che da rappresentante delle Istituzioni, non posso che plaudire a questo grande lavoro che i Carabinieri svolgono sul territorio provinciale con immutata passione, competenza, anche fino all’estremo sacrifico.
Ed è ai Carabinieri che nell’espletamento dei lori compiti hanno perso la vita va il mio commosso ricordo e un pensiero di vicinanza umana alle loro famiglie.
On. Gina Cetrone