“L’Accordo di mezzanotte“, così il gruppo consiliare M5S del Lazio definisce l’intesa per la spending rewiew in Regione.
“Ore 10.40 del 22 giugno. E’ appena finito il VI consiglio del Lazio – si legge in un comunicato -. Le 5 ore di sospensione della seduta (dalle 15 alle 20 di ieri) non sono servite praticamente a nulla se non, forse, a permettere a qualcuno di partecipare alle nozze di Gramazio-Figlio. Niente accordi né maxi-emendamenti pomeridiani, solo una lunga pausa e migliaia di euro in più spesi per pagare gli straordinari del personale della regione che si è trovato a dover lavorare tutta la notte“.
“Poi l’accordo di mezzanotte. Pd e Pdl si riuniscono in una brevissima sospensione dei lavori e, in soli dieci minuti, si accordano per eliminare circa 600 emendamenti in un sol colpo e mantenerne in piedi solo 15 – prosegue la nota -. Ci chiediamo che valore potessero avere quei 600 emendamenti da poter essere eliminati in una manciata di minuti. Ci chiediamo come sia possibile e perché una seduta così importante per tutti i cittadini della regione si debba svolgere in improponibili orari notturni. La risposta ci viene fornita da un esponente del Pd che, forse sovrappensiero, si fa scappare la frase “trasciniamo i lavori di notte e preferibilmente il fine settimana perché le agenzie sono ferme. Non abbiamo la pressione della stampa e possiamo muoverci più tranquillamente“. “Sostanziale ed importante il contributo del M5s Lazio, lo riconosce anche Storace durante il dibattimento – prosegue -. Tra gli emendamenti a firma 5 stelle approvati ricordiamo quello sull’introduzione della responsabilità dei dirigenti in caso di violazione della direttiva nazionale, che impone limiti alla spesa per l’acquisto di mobili e arredi, e quello che impone un tetto massimo giornaliero per le spese di trasferta in caso di missioni istituzionali (senza l’emendamento 5 stelle il rimborso sarebbe stato illimitato!) “Ma veniamo al sodo: la questione vitalizi. Pd e Pdl respingono prima il nostro emendamento sull’abolizione dei vitalizi (norma anti Fiorito) e poi quello sulla conversione al sistema contributivo con età ‘vitaliziabile’ a 65 anni. Passa invece emendamento Pd che abolisce il vitalizio solo a Fiorito, di dubbia costituzionalità e che, probabilmente, verrà bloccato (e Fiorito ringrazia). Evidente la abissale differenza nella concezione di spending rewiev: il Movimento voleva abolire i vitalizi per tutti (assessori, consiglieri….), loro volevano tenere i vitalizi per sé e li hanno aboliti solo a Fiorito“.