Niente sospensione della legge approvata a novembre dal Consiglio regionale del Lazio che, tra le altre cose, stabilisce dei tagli (introducendo il cosiddetto contributo di solidarietà) ai vitalizi degli ex consiglieri regionali in base a specifiche aliquote. Per il collegio della sezione I ter è “inammissibile l’istanza cautelare proposta in relazione al ricorso” presentato dagli ex consiglieri regionali perché “sussistono fondati dubbi in ordine alla giurisdizione del giudice amministrativo a decidere sulla controversia azionata“.
I giudici amministrativi hanno sottolineato che “il precedente invocato da parte ricorrente – l’ordinanza n. 5715/2015 di questo Tribunale – riguarda una fattispecie del tutto diversa da quella in esame- si legge nell’ordinanza- venendo in quella sede in evidenza una questione concernente un rapporto di pubblico impiego, in ordine al quale sussiste la giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo“. La legge che riforma i vitalizi al Consiglio regionale del Lazio è stata approvata lo scorso novembre. Con le nuove regole si inizia a percepire il vitalizio a 65 anni e non più a 50. Per chi già ne percepisce uno viene istituito un contributo di solidarietà triennale articolato in quattro scaglioni progressivi. Il contributo sale del 40% in caso di doppio vitalizio. Tutto ciò vale per i consiglieri delle legislature passate. Gli attuali consiglieri non riceveranno vitalizio.