venerdì 22 Novembre 2024,

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Viterbo: Meroi si dimette da presidenza Provincia

scritto da Redazione
Viterbo: Meroi si dimette da presidenza Provincia

Le forze di maggioranza avevano da giorni in mano un mio documento in cui chiedevo il rispetto di pochi punti: non gli è stato dato seguito, quindi me ne vado“. Il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi, si è dimesso. Lo ha fatto stamattina dopo una riunione con i partiti che lo sostengono anche se le avvisaglie su un epilogo del genere erano evidenti da tempo.
Oggi scadeva l’ultimatum. Meroi aveva avvertito che durante le ferie di Natale avrebbe riflettuto se restare o meno e gli ultimi giorni dell’anno aveva quindi consegnato quel documento con il quale pretendeva un programma condiviso e un assetto di giunta finalmente stabile, dopo aver traballato per mesi. Quella che si è chiusa con le dimissioni del presidente non è infatti la prima crisi dell’attuale compagine di governo. Stavolta da una parte c’era il Nuovo Centro Destra, neonata formazione che puntava a una riduzione del numero degli assessorati da sette a cinque, a scapito degli alleati Udc e Fratelli d’Italia. La sintesi non è stata trovata.   “Non ci sono più le condizioni per andare avanti“, sintetizza Meroi. Eppure il nuovo assetto era stato trovato appena sei mesi fa, a luglio. A chiedere un rimescolamento delle deleghe e maggiore visibilità, allora, erano i Fratelli d’Italia. Dopo un tira e molla andato avanti per mesi, si era riusciti ad accontentare tutti affidando tre assessorati al Pdl, due a testa a FdI e Udc, cui era andata anche la presidenza del consiglio. Con la nascita del Ncd, ecco i nuovi mal di pancia. E così stamattina Meroi ha deciso di calare il sipario. “I gruppi consiliari non hanno trovato una sintesi sulle mie richieste la condivisione del programma – spiega – e su una giunta stabile e definitiva. Inutile andare avanti così“. La Provincia aveva da poche settimane acceso dei mutui, per un totale di 8,5 milioni di euro, da destinare al rifacimento di una viabilità da anni disastrata. Un investimento di cui Meroi andava orgoglioso – “è il più importante degli ultimi 10 anni“, ripeteva – che ora rischia di essere vanificato. In questi 20 giorni in cui le dimissioni potrebbero teoricamente essere ritirate, non sarà lui a muoversi: a ricucire lo strappo, semmai, dovranno pensarci i membri della maggioranza. “Non farò nulla per sanare la situazione – conclude – perché le mie richieste le conoscono. Sono sul tavolo da tempo“.

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