lunedì 25 Novembre 2024,

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Volantinaggio dell’UGL Latina al mercato sul NO alla riforma previdenziale

scritto da Redazione
Volantinaggio dell’UGL Latina al mercato sul NO alla riforma previdenziale

Un NO forte e chiaro da parte dell’Ugl Latina che, questa mattina, ha voluto informare i cittadini del capoluogo pontino su quelle che sono le politiche previdenziali del governo Gentiloni, con un volantinaggio all’interno del mercato. Tante le persone che si sono intrattenute con il segretario generale Giuseppe Giaccherini e con il responsabile della Sicurezza Civile Giampiero Catone e quello dell’Igiene Ambientale Anna Moretti: “Abbiamo trovato molte persone interessate alle nostre ragioni – spiega Giaccherini – ma anche diverse disilluse che non pensano minimamente alla pensione. Si tratta soprattutto dei giovani che non hanno speranza e credono di non poter mai arrivare ad acquisire un diritto fondamentale. Il loro scoramento ci preoccupa e deve essere un campanello d’allarme per il governo perché, così com’è oggi la situazione, sarà davvero difficile poter tante generazioni arrivare a godere del meritato riposo retribuito in base ai sacrifici fatti durante la vita lavorativa. Abbiamo anche incontrato pensionati che, avendo acquisito il diritto, non sono interessati alla questione. A loro dico invece di sostenere le nostre iniziative perché in ballo c’è il futuro dei figli e dei nipoti”. Il segretario generale lancia poi una proposta: “Il volantinaggio deve essere un trampolino di lancio per manifestazioni più concrete da mettere in atto già a partire dal prossimo mese di Gennaio. Se il governo non volesse accogliere le richieste che arrivano per modificare il dispositivo previdenziale allora occorrerà lo sciopero generale. Questo però non spetta a me deciderlo ma saranno i vertici nazionali a prendere la decisione”. Gli esponenti dell’UGL Latina hanno spiegato ai cittadini i perché del NO all’ennesimo stratagemma sulle pensioni, del NO all’automatismo rispetto all’aspettativa di vita, del NO alla penalizzazione previdenziale di giovani e donne, e del NO ai burocrati europei che considerano la legge Fornero un tabù intoccabile, un provvedimento fatta invece solo per fare cassa e non certo per difendere le pensioni degli italiani.

 

 

 

 

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