“In questi giorni la commissione consiliare permanente Politiche sociali e Salute, presieduta da Rodolfo Lena sta studiando e analizzando la proposta di legge sulla riforma del welfare (legge regionale n.88 del 2013) che dovrebbe equiparare le disparità di trattamento nei servizi sociali tra area capitolina e province e adeguare i servizi necessari. Usiamo il condizionale perché a oggi l’impianto della bozza di legge ci sembra alquanto inadeguato alle necessità e alle specificità dei territori. Servirebbe un’analisi più attenta dei bisogni dei cittadini”. Lo dichiara il presidente di Assotutela Michel Emi Maritato. “Non abbiamo ancora capito su quale screening si basa l’impianto della legge e se c’è stato un monitoraggio globale. Piuttosto la Regione Lazio dovrebbe prendere contatto con tutti gli assessorati ai servizi sociali dei Comuni e delle Province, come dovrebbe saper bene lo stesso presidente Nicola Zingaretti già egregiamente a capo della Provincia di Roma invece, pare che – aggiunge Maritato – questo quadro dettagliato non sia pronto ancora. Non può essere equiparata la provincia reatina a quella viterbese e ancora quella romana a quella pontina. Serve avere un quadro completo delle singole necessità della cittadinanza contando anche che ogni area è diversamente popolata sia da cittadini italiani che da cittadini extracomunitari che però hanno la residenza qui e lavorano qui. Ci auguriamo quindi che – precisa Maritato – l’impianto della legge esca dalla commissione adeguato ai territori e vada in aula già completo. Infine – conclude Maritato – vorremmo che vengano stabilite le necessità finanziarie anno per anno e che vengano indirizzate secondo canoni di trasparenza e legittimità. Ossia attraverso bandi pubblici e graduatorie”.