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Zaccheo: «Dai sogni nascono le grandi idee che hanno fatto crescere la nostra città, chi vuole impedirci di sognare ci propone libri pieni di pagine bianche»

scritto da Redazione
Zaccheo: «Dai sogni nascono le grandi idee che hanno fatto crescere la nostra città, chi vuole impedirci di sognare ci propone libri pieni di pagine bianche»
Sento il dovere di ringraziare , dal profondo del cuore, l’amico Silvano Moffa che mai in questi anni ha fatto venire meno la sua vicinanza ed il suo sostegno.

I tanti Sindaci, amministratori di questa Provincia con i quali, insieme, abbiamo condiviso numerose battaglie nell’interesse del nostro territorio. Da  Sindaco della città capoluogo, che io amano definire “Capitale”, ho sempre pensato che Latina dovesse sostenere le numerose esigenze del territorio provinciale.
La Politica deve nutrirsi di sogni che, però, poggino su basi solide di realtà. Quando a 22 anni varcai la soglia dell’aula consiliare la sola idea di avere l’università a Latina costituiva qualcosa di più di un sogno, una utopia. Tuttavia, ho sempre pensato che la Politica fosse un incontro fra visioni lungimiranti pur nelle differenze di valori ed ideali.
Se i nostri giovani oggi hanno la possibilità di laurearsi nella loro città lo devono all’impegno di Ajmone Finestra e dell’allora MSI, di personalità del mondo post comunista come Floriana Giancotti e Giorgio Maulucci ed un autorevole esponente della Dc come Enrico Forte.
Si costituì, allora, il partito di Latina dove ognuno di noi si spogliò delle proprie appartenenze politiche in vista di un interesse più vasto.
Qualcuno ha definito l’idea del nucleo di fondazione a vocazione universitaria un “libro dei sogni”. Se così fosse, preferirei morire da sognatore piuttosto che in preda a dei rimpianti.
Dobbiamo accompagnare Latina verso il centenario. Per farlo, occorre abbattere muri divisori, incomunicabilità e reciproche diffidenze.
Il ringraziamento più sentito va alla mia città, ai tanti giovani donne e uomini che non rinunciano a sognare ritrovando il senso di appartenenza alla loro comunità.
Immagino una città sempre più integrata, dove la città si avvicini sempre più ai borghi che devono essere sempre più autodeterminati e che costituiscono  vera nostra cassaforte valoriale.
Per parte mia, non farò mai venire meno l’impegno per risvegliare Latina dal torpore, per battere l’apatia che invade parte dei nostri giovani.
Dobbiamo ricominciare a sognare, diversamente da chi oggi dopo anni di esilio e di silenzio avrebbe anche la pretesa di impedire di raccontarvi questi sogni e queste idee, continuando invece a proporre alla nostra città libri pieni di pagine bianche.
Abbiamo invece il dovere di continuare a sognare, e di farlo, tutti insieme avendo come unico comune denominatore l’amore per Latina.

On. Vincenzo Zaccheo
Già sindaco di Latina

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