Il corso avrà una durata di due giorni e prevede una componente teorica ed una parte pratica finalizzata quest’ultima all’acquisizione delle competenze per il corretto posizionamento e la gestione delle più comuni trappole utilizzate per il monitoraggio della zanzara tigre in ambiente urbano. È partita inoltre una campagna informativa regionale, per assicurare a tutti i cittadini le conoscenze adeguate per difendersi dalle zanzare.
“I casi di Chikungunya verificatisi l’anno scorso hanno evidenziato l’importanza della prevenzione e del controllo dell’insetto che trasmette questa malattia: la zanzare tigre- lo ha dichiarato l’assessore alla sanità e Integrazione Socio-sanitaria, Alessio D’Amato, che ha aggiunto: creare una Rete di personale altamente qualificato e formato, con l’ausilio tecnico-scientifico dell’Istituto Zooprofilattico e seguendo le indicazioni del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), credo sia il miglior modo per intervenire prontamente in applicazione di quanto prevede il Piano nazionale di sorveglianza e risposta alle arbovirosi trasmesse da zanzare invasive”
“L’epidemia di Chikungunya del 2017 – dichiara Ugo Della Marta, direttore generale dello Zooprofilattico Lazio e Toscana – ha dimostrato che le malattie trasmesse da vettori, anche nella nostra Regione, possono dar luogo ad eventi epidemici di notevole rilevanza sanitaria. I mutamenti climatici e la crescente mobilità di persone, animali e cose rendono sempre più probabile il verificarsi di episodi come quello dello scorso anno. Per questo l’Istituto, in un approccio di One Health, mette a disposizione le sue competenze e professionalità sviluppate in questi anni per il controllo delle malattie in ambito veterinario”.