Il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli, Francesco Menditto hanno firmato questa mattina, nella sede della Regione Lazio, un protocollo di intesa che ha l’obiettivo di potenziare il sistema di protezione delle persone che si rivolgono alla giustizia, alle Forze dell’Ordine o ai servizi territoriali, in qualità di vittime ed ampliare le strategie utili a contrastare i fenomeni di violenza nei confronti di soggetti vulnerabili utilizzando i flussi informativi sanitari gestiti a livello regionale.
Ha partecipato alla conferenza stampa l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato.
Il documento che è stato sottoscritto oggi intende potenziare un protocollo già in atto, firmato circa sei mesi fa tra Regione Lazio e Procura di Tivoli, per il contrasto alla violenza di genere e ha come scopo quello di individuare mezzi e strumenti per rendere più tempestivo ed efficace l’iter giudiziario a protezione delle presunte vittime, proprio attraverso il lavoro delle strutture sanitarie delle aziende regionali, le prime generalmente ad accoglierle. Le azioni previste dal nuovo documento si rivolgono a tutto il Lazio, laddove si rintraccino uno o più accessi ai servizi sociosanitari o ai Pronto Soccorso, da parte di persone su cui viene aperto un fascicolo giudiziario in capo alla Procura della Repubblica di Tivoli.
“Abbiamo sottoscritto un protocollo molto importante che aumenta la sicurezza delle donne e la forza dello Stato nel contrasto alla violenza. Grazie alla collaborazione tra Asl e Procura si elimina tanta burocrazia nell’accesso ai dati e si rende più efficace e immediata la possibilità di colpire l’autore di un reato. Questo protocollo è figlio di una collaborazione avviata da anni ed è la dimostrazione che le istituzioni combattono la violenza contro le donne non solo quando c’è una celebrazione ma tutti i giorni”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
Con la sigla del protocollo la Regione Lazio si impegna a individuare un canale di comunicazione ‘privilegiato’ attraverso il quale realizzare tempestivamente la richiesta di accesso, l’invio delle informazioni sanitarie relative ai referti di Pronto Soccorso sulle persone presunte vittime di reato. Regione Lazio e Procura della Repubblica di Tivoli si impegnano inoltre a collaborare nell’avviare ulteriori iniziative e progetti, da concretizzarsi entro i sei mesi successivi alla data di sottoscrizione del protocollo, mettendo a punto specifiche procedure finalizzate ad agevolare l’azione della Procura nell’acquisizione delle notizie di reato (ex art. 330 c.p.p.) in materia di violenza di genere, attraverso ogni tipo di informazione acquisita presso i Pronto Soccorso della Regione. Queste strutture, infatti, rappresentano una sorta di osservatorio privilegiato per intercettare abusi, mediante specifiche procedure di riconoscimento che possono portare ad un incremento nell’emersione dei casi non dichiarati. Tra le attività in corso nel Lazio è prevista la sperimentazione, in alcune strutture di Pronto Soccorso, di un indicatore prognostico (la cosiddetta carta del rischio) che rappresenta una procedura di screening atta a identificare tra le donne che accedono al PS “potenziali vittime di violenza”. Queste persone poi vengono indirizzate a procedure di secondo livello per l’attivazione dei Percorsi per le donne che subiscono violenza (cfr. DPCM 2017).
Il protocollo, dunque, rappresenta un ulteriore atto concreto, messo in campo dalla Regione Lazio, per aiutare le vittime di violenza e tessere una rete che raccolga e sostenga chi ha subito abusi ed è in condizione di particolare vulnerabilità. L’azione sinergica delle istituzioni, unita a quelle delle tante associazioni che operano su tutto il territorio, sono dunque un deterrente di rilievo per cercare di arginare un fenomeno che nel Paese colleziona purtroppo numeri impressionanti.
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