Il sito internet del Comune di Latina pecca ancora sull’aspetto della trasparenza. Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Partito Democratico, evidenzia come un servizio di grande importanza per le famiglie, quello delle mense scolastiche, sia quasi completamente trascurato sul sito istituzionale dell’Ente.
“Al sindaco, Giovanni Di Giorgi, piacerebbe andare in un ristorante e vedersi serviti dei cibi di cui non conosce la provenienza, né sa come siano stati cotti? Forse non tornerebbe più in quel locale”. Zuliani si rivolge direttamente al sindaco di Latina, con una domanda volutamente provocatoria, per chiedere maggiore trasparenza sulla qualità e sulla provenienza degli alimenti serviti nelle mense scolastiche. “Probabilmente il primo cittadino non si rende neanche conto che è proprio di quel tipo il servizio che viene offerto nelle mense scolastiche comunali: un servizio di cui è possibile trovare tutte le informazioni di pagamento effettuando una banale ricerca sul sito internet del Comune, ma di cui non è reso noto nulla rispetto alla tracciabilità degli alimenti, che rimane cosa nota soltanto alla commissione che ha dato indirizzo all’ufficio comunale per la stesura del capitolato in cui sono contenuti i criteri per l’acquisto degli ingredienti dei pasti”.
Nella pagina dedicata al servizio delle mense scolastiche vengono riportati soltanto i riferimenti del personale dell’ufficio preposto e tutte le coordinate attraverso le quali effettuare il pagamento e ricevere i ticket, per chi decide di usufruire del servizio. Non c’è nessuna informazione, invece, sugli alimenti serviti nelle mense che, va ricordato, sono frequentate dai bambini della città.
“Ad una famiglia che volesse approfondire la questione, è praticamente reso impossibile” – evidenzia Zuliani. Sul sito infatti c’è scritto solo che gli alimenti vengono cucinati nel centro di cottura comunale in via Po. Nessuna menzione sulla ditta vincitrice dell’appalto per la fornitura delle mense, né sulle modalità di trasporto, né sulla provenienza degli alimenti. Ed è proprio su quest’ultimo punto che, negli ultimi giorni, la consigliera democratica ha raccolto le lamentele di alcune mamme, fra l’altro membri di alcuni dei comitati di controllo presenti in ciascun plesso. “Che neanche a loro siano accessibili questi dati, credo sia una cosa molto grave – afferma Zuliani – Eppure noi conosciamo benissimo tutte queste informazioni, perché sono contenute nel capitolato che ha redatto l’ufficio comunale, anche sulla base delle indicazioni di noi consiglieri: gli alimenti provengono da supermercati di un certo livello e da produzioni locali. Se i menu non venissero appesi mensilmente nelle bacheche delle scuole, le famiglie non saprebbero neanche il nome della ditta appaltatrice. Invece basterebbe rendere accessibili i dati a tutti: il sito, per sua stessa natura, dovrebbe essere una fonte inesauribile di informazioni per il cittadino, uno strumento per orientarsi, non un groviglio di documenti scritti in burocratese e caricati su un server”.