“I cittadini sono doppiamente vessati nella vicenda giudiziaria che ha coinvolto il sindaco Giovanni Di Giorgi e la sua Giunta per la variante Malvaso. È infatti assurdo e sicuramente poco corretto che il primo cittadino faccia pagare ai cittadini il parere, prima di un avvocato, e poi di un team di altri e diversi tecnici, per mettersi al sicuro dalle inchieste dei magistrati”. A dirlo è Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Partito Democratico, che critica fortemente la scelta del sindaco Di Giorgi di istituire una nuova commissione composta da tre esperti per analizzare la questione della variante Malvaso e, più in generale, la situazione dei Piani Particolareggiati della città.
Ci sono due principali motivi per i quali Zuliani non è d’accordo con la scelta dei sindaco: il primo è certamente il fatto che “non possono pagare ancora una volta i cittadini per gli errori e gli affari di questa amministrazione. La città – afferma Zuliani – ha già pagato con oltre 10mila euro il parere professionale del professor Federico Tedeschini, docente universitario ed esperto di questioni urbanistiche, per offrire quello che è comunque una perizia di parte che cerca di mettere al sicuro il sindaco dall’inchiesta della Procura”.
Quel parere pro veritate, infatti, secondo Nicoletta Zuliani, avrebbe potuto essere chiesto all’avvocatura del Comune di Latina, un servizio che lavora all’interno dell’Ente, già pagato proprio per svolgere tutte quelle attività giudiziarie e di studio delle situazioni per prevenire contenziosi o per difendere l’Ente stesso, ma non i soggetti che compongono la sua amministrazione, che rispondono invece penalmente ed individualmente dei propri atti. E che quindi per mettersi al sicuro dalle indagini dovrebbero dare mandato ad un proprio avvocato, pagandolo di tasca propria.
“L’incarico professionale al professor Tedeschini è invece stato pagato con i soldi dei cittadini, ben 10mila euro, e nella delibera di affidamento dell’incarico (avvenuto lo scorso luglio) non è nemmeno indicata la precisa motivazione che ha spinto a bypassare la nostra avvocatura. Chi meglio dei nostri avvocati avrebbe potuto fornire un parere, conoscendo a fondo le problematiche dell’ente e la situazione cittadina? Un perito di parte – ricorda Zuliani – fornisce un suo parere in base agli atti che gli vengono sottoposti: potrebbero non essere completi e il parere potrebbe risultare a favore del richiedente e quindi inefficace. Il sindaco sta forse sconfessando il parere di Tedeschini?”
La questione più importante è però questa: se Tedeschini con € 10.556 ha garantito al sindaco e alla giunta che il loro operato era limpido e legittimo, per quale motivo gli inquirenti hanno deciso che valeva la pena indagare su questo caso? E perché abbiamo bisogno di ulteriori pareri di parte, che non hanno alcun valore legale, ma solo consultivo? Ed ancora, perché devono di nuovo pagare i cittadini, per dare certezza al sindaco ai suoi politici di aver fatto bene? Se ci sono altri controlli da effettuare, non abbiamo certo bisogno di altri tecnici: abbiamo bisogno della magistratura”.